La balbuzie è un disordine del ritmo della parola, nel quale il
paziente sa con precisione ciò che vorrebbe dire, ma nello stesso tempo non è
in grado di dirlo a causa di involontari arresti, ripetizioni o prolungamenti
di un suono. Consiste in contrazioni spastiche, a carico delle funzioni, della
regolarità e del ritmo della muscolatura fonorespiratoria. Si trova nell’1% circa dei bambini, in
maggioranza maschi.
Si distingue la balbuzie tonica, con blocco ed
impossibilità di emettere un suono per un certo periodo, e la balbuzie clonica,
caratterizzata da una ripetizione involontaria, interrotta ed esplosiva di una
sillaba, spesso la prima della frase. Questi due tipi di balbuzie spesso
coesistono.
La balbuzie spesso si accompagna a diversi movimenti motori:
contrazione del viso, tic o gesti variabili più o meno stereotipi del viso,
della mano, degli arti inferiori; sono spesso associate anche manifestazioni
emotive (arrossamenti, disagi, sudorazione delle mani). Compare in genere tra i
3 e i 5 anni. Più tardi, nell’infanzia o nell’adolescenza, una balbuzie può
sopravvenire, talvolta all’improvviso, dopo uno shock affettivo o emozionale.
Le diverse indagini neurofisiologiche non hanno permesso di scoprire nessuna
anomalia funzionale, ciò è confermato anche dalla variabilità della balbuzie da
un giorno all’altro in base all’interlocutore, allo stato affettivo del
soggetto stesso ed al contenuto del suo discorso. La balbuzie si accentua
quando la relazione è in grado di scatenare un’emozione e si attenua o sparisce
quando le emozioni sono più facilmente controllate, ad esempio quando canta,
ripete un testo che conosce a memoria, parla con un animale domestico o con se
stesso.
Le
cause della balbuzie possono essere suddivise in tre gruppi principali:
Cause Organiciste: la normale fluenza viene ostacolata da un
quadro logopatico instabile, da lesioni cerebro-corticali, da insufficienze
dell'apparato fonatorio.
Cause Psicogenetiche: la disfluenza del linguaggio ha origine intima, nervosa e il fenomeno, fortemente intermittente, aumenta sistematicamente in situazioni intensamente emotive.
Cause Psicogenetiche: la disfluenza del linguaggio ha origine intima, nervosa e il fenomeno, fortemente intermittente, aumenta sistematicamente in situazioni intensamente emotive.
Cause
Linguistiche: il normale flusso verbale viene interrotto a causa di incertezze
terminologiche, sintattiche e grammaticali, costringendo il bambino a continue varianti rispetto alla elaborazione
primaria del pensiero.
E’
ampiamente dimostrata la maggior predisposizione alla balbuzie dei bambini nati
in realtà familiari ove vi siano soggetti affetti da tale disturbo.
Alcuni
studiosi hanno presentato lavori che dimostrano in modo attendibile un
coinvolgimento del sistema nervoso centrale (snc) e hanno quindi avallato la
componente neuro-fisiologica della balbuzie.
I
bambini balbuzienti sono soggetti del tutto normali psichicamente, e con una
grandissima sensibilità.
Se in alcuni
casi la balbuzie si attenua o sparisce spontaneamente con l’età, la possibilità
di una sua persistenza e l’ostacolo relazionale che essa rappresenta
giustificano l’approccio terapeutico. A livello terapeutico si può fare molto
per migliorare la fluenza verbale del bambino. Quanto più il trattamento della
balbuzie è precoce tanto più è rapido e i risultati saranno migliori. E’ tra i
5 e i 7 anni che la terapia deve essere intrapresa, per evitare che la balbuzie
diventi nel tempo troppo severa e si cronicizzi. Dopo i 10 anni e, quindi, nell’adolescenza,
i trattamenti diventano difficili e i risultati relativi al sintomo, dubbi.
Trattamento balbuzie:
-Le tecniche
Logopediche/Fonoiatriche cercano di agire direttamente sul sintomo migliorando
e regolando: la coordinazione del sistema pneumo-fono-articolatorio , l'atto
respiratorio, la ripetizione sillabica , la ritmica del linguaggio,
l'articolazione dell'atto fonatorio e la coordinazione muscolare.
-Le tecniche psicologiche hanno come obiettivo il rafforzamento
dell'Io e partono dalla convinzione che sia la repressione di impulsi non
coscienti a generare i problemi di controllo dei logo-spasmi. Le tecniche psicologiche
si propongono di far evolvere la personalità del bambino.
Dott.ssa Rita Manzo
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