Come rovinare con le proprie mani
un figlio? Tutto ciò che sarebbe meglio evitare nel rapporto con i figli:
NON PARLATE MAI DI SENTIMENTI IN
FAMIGLIA,
né dei vostri né di quelli dei vostri figli. Non mettete mai in
parola le emozioni e i sentimenti. Il riferimento alle emozioni e ai sentimenti
con i bambini è una sciocchezza o una perdita di tempo. Non rispettate la vita
emotiva dei vostri figli. Fate finta che il dolore non esista, che la gioia non
esista, che la paura non esista, che la preoccupazione non esista, che la
rabbia non esista, che la tristezza non esista e così via. Non perdete troppo
tempo nel pensare e nel discutere dei problemi affettivi e relazionali in
famiglia, né in particolare dei problemi affettivi e relazionali dei vostri
figli.
DATE IMPORTANZA ALLE COSE SOLIDE.
Considerate nei fatti che le cose più importanti nella vita in famiglia e fuori
dalla famiglia sono le cose materiali. I soldi, la carriera, i vestiti, il
divertimento sono le cose più importanti della vita. Raggiungere la ricchezza,
il potere e l'immagine sociale sono le mete e i valori da trasmettere ai figli,
soprattutto attraverso l'esempio e la testimonianza quotidiana. Siamo in un
mondo in cui quello che conta non è ciò che si è, ma ciò che si ha, non è
importante la vita interiore, ma la capacità di apparire, di presentarsi bene
agli altri.
NON FATE ASSOLUTAMENTE MANCARE
NULLA AI VOSTRI FIGLI:
giochi, soldi, facilitazioni. Non chiedetegli niente in
cambio. Circondate continuamente i vostri figli di attenzioni materiali.
Ricordatevi che il miglior modo per farvi perdonare per le vostre carenze di
comunicazione e di presenza è quello di pensare ad un bel regalo per i vostri
bambini. Cercate di rendere la vita dei vostri figli il più facile possibile,
dal momento che la vostra vita o la vostra infanzia in particolare sono state
attraversate dalla sofferenza. Cercate di contrapporvi il meno possibile alle
esigenze dei vostri figli. Meno limiti e meno frustrazioni si danno ai figli,
più li si farà crescere felici e senza complessi.
CERCATE DI PROTEGGERE I VOSTRI
FIGLI IL PIU' POSSIBILE DALLE DUREZZE DELL'ESISTENZA. Evitate di parlare di
argomenti che potrebbero traumatizzarli o potrebbero risvegliare precocemente
impulsi e tensioni. Devono essere accuratamente evitati argomenti come la
morte, la malattia, l'handicap, il desiderio sessuale, la violenza, l'abuso
sessuale, la separazione dei genitori, la guerra ecc. Fate di tutto perché sia
rinviato il momento in cui i vostri figli dovranno confrontarsi con questi
problemi. L'infanzia può e deve essere un'età felice al riparo da brutture,
conflitti e problemi che i bambini possono continuare ad ignorare per anni
fintanto che diventeranno più grandi e avranno la forza per parlare e
comprendere questi temi.
EDUCATE I FIGLI AD ESSERE
VINCENTI. Il mondo è dei vincenti.
Premiate i successi e le iniziative che
riescono. Scoraggiate nei figli la comunicazione di problemi e delle difficoltà.
Gli insuccessi non devono essere ammessi in alcun modo sul piano educativo.
Dare spazio alla comunicazione dei problemi e delle difficoltà da parte dei
figli rischia di favorire le lamentele e i piagnistei. Ciascuno deve cavarsela
da solo nell'affrontare i problemi con la forza di volontà e tirando fuori le
capacità, ammesso che si abbiano. La funzione della famiglia non è certo quella
di dare sostegno ai suoi componenti in difficoltà.
NON PARLATE MAI DEI VOSTRI PUNTI
DEBOLI. I genitori devono essere percepiti dai figli come perfetti. I figli
devono percepire che voi siete superiori, devono ammirarvi per il piedistallo
su cui dovete state o comunque apparire ai loro occhi. Tanto i punti deboli si
possono benissimo nascondere ai bambini! Presentatevi sempre competenti,
efficienti, capaci di controllare le situazioni. Non ammettete mai errori o
debolezze! Se i figli percepiscono i vostri lati più umani e fragili, possono
crollare tutti gli obiettivi educativi. Se per caso sbagliate, la cosa peggiore
che potete fare è scusarvi. Sono i figli che devono mettersi in discussione,
non voi. Le debolezze e gli errori riguardano semmai loro, non voi.
RICORDATE CHE LE LODI SONO INUTILI E CONTROPRODUCENTI. Evitate in particolare le lodi, che vi verrebbero spontanee e che potrebbero risultare realistiche. I figli non devono abituarsi ad apprezzamenti e valorizzazioni. Se i figli assolvono bene ai loro compiti o ottengono risultati positivi, magari con impegno e fatica, questo deve essere considerato un fatto scontato, un dovere che da loro deve essere normalmente compiuto. Non devono per questo aspettarsi un riconoscimento. Rinforzare l'autostima dei figli è rischioso. Tenere bassa l'autostima è invece utile, perché li stimola a darsi da fare.
RICORDATE CHE LE LODI SONO INUTILI E CONTROPRODUCENTI. Evitate in particolare le lodi, che vi verrebbero spontanee e che potrebbero risultare realistiche. I figli non devono abituarsi ad apprezzamenti e valorizzazioni. Se i figli assolvono bene ai loro compiti o ottengono risultati positivi, magari con impegno e fatica, questo deve essere considerato un fatto scontato, un dovere che da loro deve essere normalmente compiuto. Non devono per questo aspettarsi un riconoscimento. Rinforzare l'autostima dei figli è rischioso. Tenere bassa l'autostima è invece utile, perché li stimola a darsi da fare.
NON TEMETE DI UMILIARE I VOSTRI
FIGLI. Quando ci vuole una punizione, ci vuole. Non preoccupatevi che
eventualmente la punizione presenti un carattere sadico o umiliante, quel che
conta è che la punizione abbia una ragione. Il fine di educare giustifica ogni
mezzo, per quanto possa dare sofferenza o accompagnarsi ad un attacco umiliante
all'immagine dei vostri figli. Gli schiaffoni o le punizioni corporali possono
essere molto utili per insegnare ai figli che hanno sbagliato, anche se possono
magari far stare molto male. Passato il vissuto di ferita o di umiliazione i
figli possono facilmente tornare sul problema per il quale la punizione è stata
data ed eliminare ogni sentimento di rabbia o di ribellione.
MANTENETE IL POTERE SUI VOSTRI
FIGLI.
Non perdetevi in mille discussioni dispersive e in dialoghi inutili con
i vostri figli. Ciò che importa non è tanto chiarire in modo preciso i problemi
che possono nascere, i compiti e le responsabilità che spettano ai vostri
bambini e ai vostri ragazzi situazione per situazione. Non state a spiegare il
vostro comportamento con infinita pazienza. Ciò che conta è trasmettere con
chiarezza la differenza di ruoli tra genitori e figli, chi detiene il potere in
casa vostra e chi non lo detiene, chi deve comandare e chi ubbidire, chi ha
ragione per il ruolo che esercita e per l'esperienza di cui dispone e chi
invece ha torto.
INSEGNATE AI VOSTRI FIGLI AD
AVERE PAURA DEL MONDO. Cercate di rappresentare tutto ciò che all'esterno della
famiglia come qualcosa che può rappresentare un pericolo. Una sana diffidenza
aiuta a d affrontare i rischi che attendono i figli quando essi escono
dall'ambiente rassicurante della famiglia. Insegnate ad avere rispetto ed
obbedienza per i genitori, perché solo nei genitori potranno trovare quell'affetto,
quella garanzia e quella sicurezza che altrove non possono trovare.
NON DIMENTICATE CHE I FIGLI VI
APPARTENGONO. I figli sono i vostri figli. Li avete messi al mondo voi e vi
devono l'aria che respirano, vi devono la loro vita, vi devono tutto. Non
consentite a nessuno di intervenire nel modo con cui trattate i vostri figli,
così come non permettete a nessuno di entrare a casa vostra o di prendere senza
permesso la vostra roba. Come madri li avete tenuti in pancia, come padri gli
avete garantito il mantenimento. Avete diritto ad aspettarvi qualcosa in
cambio.
NON PREOCCUPATEVI DI COINVOLGERE
I VOSTRI FIGLI NEL CONFLITTO CONIUGALE.
Cercate di fare emergere il vostro
punto di vista e la vostra personalità di padre o di madre senza privilegiare a
tutti i costi l'unità della coppia genitoriale di fronte ai figli. Se il vostro
coniuge vi attacca contrattaccate. Cercate di portare i vostri figli sulle
vostre posizioni. Quel che conta è che i vostri diritti e la vostra immagine di
padre o di madre non sia sminuita ed inoltre che risulti ben chiaro che la
colpa è dell'altro genitore!
PRETENDETE SEMPRE IL MASSIMO DAI
VOSTRI FIGLI. PUNTATE ALLA PERFEZIONE CHE E' UN IDEALE EDUCATIVO STIMOLANTE.
Anche se i vostri figli non possono raggiungerla, possono comunque avvicinarsi
ad essa. Cercate di essere sempre esigenti e pretendete il massimo dai vostri
figli. Non fatevi deviare dai bisogni dei bambini: sempre sono usati come scuse
per sottrarsi agli impegni. Non fatevi commuovere dalle lacrime e dai
compromessi. Gli obiettivi da raggiungere siete voi che dovete indicarli. Non
sottolineate gli aspetti positivi ma quelli negativi per stimolarli a
migliorare. Non fidatevi dei bambini e sviluppate il massimo di sorveglianza
sulla vita dei vostri figli. Potrebbero tradire le vostre aspettative. Non
puntate sulla comunicazione, ma sul controllo.
NON PRENDETE SUL SERIO I BAMBINI.
Puzzano ancora di latte e presumono di sapere come va il mondo. I bambini non
vanno viziati: per lo più sono pieni di capricci che vanno contrastati. I
bambini sono scarsamente credibili e vivono in un mondo di sogni. Se i bambini
vengono pesi sul serio c'è il rischio che si montino la testa. Non prendete sul
serio i bambini soprattutto quando riferiscono situazioni di malessere o
addirittura di violenza. Lasciate cadere il discorso ed isolateli. Fateli
crogiolare nel loro brodo di bugie.
NON RIFLETTETE MAI SULLA VOSTRA
COERENZA. Non è così importante perseguire la coerenza negli atteggiamenti
educativi. Se date una regola e il giorno dopo non la fate rispettare, se
minacciate una punizione nel caso di una eventuale disobbedienza dei vostri
figli e poi non la mantenete, quando quella disobbedienza s'è realizzata, se
dite ai vostri figli di non dire bugie e non vi rendete conto delle vostre falsità,
se enunciate un principio che voi stessi per primi calpestate, predicate bene e
razzolate male, se pretendete il rispetto dei vostri figli e voi stessi poi non
lo garantite, se dite ai figli di non dire parolacce quando voi bestemmiate,
tutto questo non è importante. Sono i vostri figli che devono imparare la
coerenza, non voi.
E voi cosa ne pensate? Lasciatemi
pure un commento sotto questo post!
Dott.ssa Rita Manzo
egregia dottoressa, ma è sicura che queste siano le giuste direttive per crescere ed educare in modo corretto i figli di oggi? io per esempio,sono una mamma di 3 bambini di 9,10,11 anni e le posso garantire che senza il dialogo,senza spiegazioni e senza comunicativa ottengo molto poco. Clara74.
RispondiEliminaCara Clara,sia nel titolo che nell'articolo spiego chiaramente che i punti che seguono nel post sono tutto ciò che andrebbe EVITATO nel rapporto con i figli! Dunque è molto importante parlare di sentimenti in famiglia; come lei stessa afferma il dialogo è un aspetto fondamentale nell'educazione dei figli. E' importante dare spazio ai sentimenti, aiutare i propri piccoli a sviluppare una intelligenza emotiva, imparare a dire no alle richieste dei bambini quando queste non sono educative o utili per loro. Con i propri figli è possibile parlare di argomenti delicati come la morte, la malattia, la separazione ecc. ... avendo l'accortezza di utilizzare un linguaggio ed un comportamento adeguati alla sua età. Tuttavia non vanno coinvolti nei litigi coniugali e mai utilizzarti come strumento di mediazione tra i coniugi, come molto spesso accade. E' importante dare ai figli spazio alla comunicazione dei problemi e delle difficoltà, lodarli quando si impegnano nel raggiungimento di un risultato e mai umiliarli quando commettono un errore o non riescono a raggiungere un obiettivo. E' fondamentale educare i bambini ad un'apertura nei confronti del mondo ed essere sempre coerenti nei loro confronti.
RispondiEliminaCon la speranza di aver spiegato meglio il mio punto di vista, la ringrazio per il suo commento e la invito a continuare a seguire il mio blog!
Un saluto,
Dott.ssa Rita Manzo
I miei genitori mi hanno rovinato, hanno praticamente fatto il 90% di quello che lei spiega andrebbe evitato di fare e mi viene da piangere....
EliminaGent.ma Dott.ssa Rita,
RispondiEliminanon andrebbe aggiunto anche l'essere passivi come genitori(nel senso che i genitori non hanno hobby,non cercano amicizie e sono sempre in casa?)
Sapevo già che i miei dal punto di vista sociale non sono stati buoni genitori ma questo articolo me lo ha confermato, grazie Dottoressa ho capito che il problema non sono io. Ma aggiungerei un altro punto: trattati i figli in maniera diversa tra loro, cioè ad un figlio date, al fratello no, un figlio mettetelo sul piedistallo e l altro no cosi il poverino di turno sarà ancora più frustrato
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